Io sulla gravel ci sono finito per caso, mi serviva una bici solida, con freni come si deve e un cambio che mi consentisse di stare tranquillo.
Dopo un po’ di giravolte sono inciampato nella Bianchi Allroad 105.
Bici in alluminio con forcella in carbonio, freni idraulici, geometrie sufficientemente rilassate anche per un ciccione come me e gli attacchi per tutti i portapacchi del caso.
Ecco, diciamo che gli attacchi non li ho ancora sperimentati, il portapacchi non è arrivato per tempo e mi sono dovuto arrangiare con il bikepacking e un po’ di cose recuperate.
Ho sperimentato il viaggio con nulla con me 🙂

5 giorni da Passau a Budapest, con una significativa quantità di pioggia, e di forature. UN viaggio abbastanza indimenticabile.
Il voto per la Bianchi è decisamente alto: nessun problema meccanico, nemmeno piccino. Assoluta serenità nella tenuta sul bagnato (e bagnato è il secondo nome della nostra viaggetto); nessuna sbavatura.
Bici solida, comoda e reattiva mi ha consentito, per una volta, di non essere la maglia nera.
500 km di serenità e goduria sia lungo la ciclabile (una vera e propria autostrada per ciclisti), sia durante l’avventura in Ungheria, dove ci siamo spinti per borghi e foreste senza il minimo problema.