Gravel on the river, un giro lungo la ciclovia del Po

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Il nostro percorso assolutamente gravel inizia da Bressana bottarone – PV sull’argine destro del Po a sud del ponte che collega il comune di Cava Manara con l’Oltrepo pavese.

Il fondo, generalmente compatto della strada bianca, permette di procedere rapidamente fino a Bastida con la vista che spazia dal fiume sulla nostra destra e alle colline sulla sinistra.

Unica nota spiacevole di questi km è la presenza di numerose sbarre che obbligano spesso a scendere dalla bici per poter poi proseguire lungo la strada arginale, una volta superato l’ostacolo.

L’attuale abitato di Bastida consta di un centro storico che coincide con una parte dell’antico monastero, la cui edificazione è precedente al 1700; procediamo su asfalto e passiamo nelle vicinanze del nuovo autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina. Raggiungiamo i paesini agricoli di Corana , Ghiaie e Cornale sorti nel xv° secolo e distrutti più volte dalle frequenti esondazioni del fiume nel secolo XVI; furono ricostruiti nei secoli successivi; nella frazione di Ghiaie fu eretto un modesto Oratorio dedicato a S. Gregorio che diventò nel 1800 chiesa. La facciata dell’edificio sacro, rivestita di cotto paramano, richiama i moduli stilistici della scuola del Beato Angelico.

Riprendiamo quindi lo sterrato fino al centenario ponte della Gerola che attraversiamo su un fondo stradale in porfido gravemente compromesso per raggiungere l’altra sponda del Po e iniziare il ritorno sull’argine sinistro.

Non esiste nessuna indicazione di tale percorso e siamo obbligati a procedere su asfalto per qualche km sulla sp206 in quanto non esistono altri ponti per oltrepassare il torrente Agogna.

Ci spostiamo nuovamente sugli sterrati nel comune di Mezzana Bigli dove con grande sorpresa in mezzo ad un boschetto di acacie troviamo un bellissimo banano di oltre 2 m di altezza!!!

Nelle campagne nei pressi di Mezzano facciamo una sosta prima di passare sotto il ponte dell’autostrada A7 Milano-Genova. L’argine prosegue lungo il Po nei comuni di Bombardone e Mezzana Rabattone; è questa la parte che permette di ammirare più da vicino il fiume e tutti gli uccelli che popolano l’ambiente fluviale. Germani reali, cormorani e gabbiani sono molto comuni, cavalieri d’Italia, avocette, fischioni e alzavole solo in alcuni periodi dell’anno per i più fortunati.

Pedaliamo ammirando lo scorrere lento dell’acqua fino a Cascina Volpara dove raggiungiamo il comune di Sommo.

Passiamo poi sotto la sp35 e raggiungiamo il ponte da cui ha avuto inizio il percorso per ritornare a Bressana.

Abbiamo compiuto il nostro tour di 80 km senza dislivello apprezzabile in 4 ore circa, pedalando in scioltezza, ridendo e scherzando in compagnia in puro spirito gravel.

Le bici più adatte per il tour sono sicuramente le gravel ma altrettanto valide le ciclocross, le mtb crosscountry, le fatbike e le adventure. Sconsiglio vivamente le bici da corsa e le bici vintage con ruote di sezione più piccola di 35mm: l’80% del percorso è sterrato e il fondo in alcuni punti è composto da ghiaia e sassi di dimensione grossolana assolutamente impraticabile con ruote troppo “magre”.

Un’ultima riflessione…come mai un bel percorso, facile, alla portata di chiunque abbia un minimo di allenamento e che permette interessanti osservazioni naturalistiche, con scorci panoramici per gli appassionati fotografia non è assolutamente segnalato ?

Ma la ciclovia del Po esiste oppure l’abbiamo tracciata noi?

Ai posteri l’ardua sentenza…

 

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