All’evento de l’Officina bici&caffè Aperibici arte&musica [qui l’intervista], abbiamo conosciuto Andrea Rizzi, detto Il Tela, coorganizzatore dell’evento.
Andrea è disegnatore e grafico e durante l’evento ha esposto biciclette, sacche di tela, magliette e molti altri prodotti impreziositi con le sue grafiche. Il suo lavoro ci ha incuriosito parecchio, tanto da avvicinarci a sbirciare il suo banchetto prima ancora di realizzare l’intervista. Quella che leggerete è una chiacchierata, ricca di spunti, nata tra una canzone e una birra.
Quando hai cominciato con la tua arte?
Ho iniziato tre anni fa, disegnando nei ritagli di tempo. Lavoravo già come grafico, sia come dipendente che da freelancer. Il progetto Il Tela è nato per caso, ma da novembre a questa parte ci sto mettendo tutte le mie energie, e lo sto facendo diventare la mia prima occupazione.
Sei partito subito a decorare bici o prima ti sei specializzato in altro?
Ho cominciato con le bici, e da lì mi sono spostato anche su altri prodotti, come magliette, sacche, cover per telefoni, etc.
Io sono un illustratore e il mio motto è: tutto è una tela su cui dipingere.
Ho provato ad adattare la mia arte su qualsiasi “tela” possibile, tradizionale o meno. L’unica che mi manca è la pelle: mi hanno richiesto alcuni tatuaggi permanenti, per lo stile particolare dei miei disegni. Penso inizierò presto.
Sei anche ciclista?
Non professionista, ma sì. Uso la bici ogni volta che posso, anche solo per andare a lavoro. La passione per la bici me l’ha tramandata mio padre.
Io, che ho fatto la scuola di fumetto, ho solo cercato un modo per unire i miei due mondi, e sembra stia funzionando bene.
Adesso dunque ti sei creato il tuo brand…
Sì, assolutamente. I miei prodotti sono sul sito IlTela.it. Ho cominciato a girare per presentare quello che faccio: partecipo ad eventi prevalentemente a Milano e province vicine. Il prossimo evento a cui parteciperò è a Bergamo, un punk-rock raduno.
In questo pot-pourri di conoscenze, esperienze ed eventi, ho occasione di prendere spunti sempre diversi e inventarmi nuove grafiche e nuovi disegni. È utile e anche divertente.
Hai una tua sede per lavorare?
Sì, ho un laboratorio a Segrate, vicino a dove abito, e condivido lo spazio con altre tre realtà, con cui mi capita spesso di collaborare: c’è chi customizza moto, Harley principalmente, un carrozziere e un meccanico delle bici.
I tuoi disegni sono veramente belli. Quella dei pezzi della bici al posto degli organi – sarà per deformazione professionale – la troviamo magnifica…
Ecco, quella per esempio l’ho disegnata per un ragazzo che ha fatto il giro del mondo in bicicletta. Mi aveva chiesto una grafica per delle magliette da dare in beneficenza, ed è nata così.
[Notiamo, infine, una bici decorata ed esposta in mezzo alla piazzola dell’Officina.]
Quanto tempo richiede la decorazione di una bici?
Dipende dalla grandezza del disegno. Ad esempio la bici (di cui sopra) è stata una delle prime. Avevo ancora poca dimestichezza, ci ho messo circa una settimana.
Sono sempre pronto a conoscere nuove realtà e a creare qualche collaborazione interessante. Mi fa stare in contatto con il mondo e mi tiene sempre aggiornato.
Francesca Limardo